El Salvador
Ultime notizie
Between epidemiological week (EW) 1 and EW 35 of 2024, 38 confirmed human cases including 19 deaths of yellow fever (YF) have been reported in 5 countries of the Americas Region: Bolivia (7 cases, including 4 with history of YF vaccination), Brazil (3 cases, including 1 case with history of YF vaccination in 2017), Colombia (8 cases, including 1 cases with history of YF vaccination), Guyana (2 cases), and Peru (18 cases). For details, see LINK.
Geographical distribution of municipalities with occurrence of yellow fever cases in humans in Bolivia, Brazil, Colombia, Guyana, and Peru, years 2022, 2023, and 2024 (as of EW 35):
(source image: PAHO Zika weekly report, accessed 19.11.2021) The high incidence in Guatemala compared to the other countries is striking. However, these numbers need to be interpreted with caution, as epidemiological surveillance may be limited due to the COVID-19 pandemic. Case numbers in the Caribbean are incomplete, see link for details.
Consequences for travelers
Currently, none of the above countries is classified as an area with a current outbreak (see CDC map). Prevention: Optimal mosquito protection is necessary around the clock (24/7): during the day against dengue, chikungunya, Zika and other viruses, at dusk and at night against malaria. If you should have a fever: take medication containing the ingredient paracetamol and make sure you drink enough fluids. Do not take any medication containing the ingredient acetylsalicylic acid (e.g. Aspirin®), as this may increase the risk of bleeding in the event of a dengue infection (see also factsheet dengue). If you have visited a malaria area and have a fever >37.5 °C, you should always exclude malaria by taking a blood smear on the spot. Visit a medical facility for this (see also factsheet malaria). Detailed information on Zika can be found in the Zika factsheet.
References
PAHO Zika weekly report, accessed 19.11.2021
The 'Pan American Health Organization' (PAHO) has reported 122,203 chikungunya fever cases in the Americas in the year 2021, compared to 103,000 cases reported for the entire year of 2020. Brazil accounts for the majority of cases (97%).
Chikungunya fever is a viral infection transmitted by Aedes mosquitoes. The disease is typically manifested by severe joint pain in the hands and feet, which can last for weeks or months in some patients.
Consequences for travelers
Optimal mosquito protection measures 24/7: during the day against dengue, chikungunya, Zika and other viruses, at dusk and at night against malaria. If you should have a fever: take medication containing the ingredient paracetamol and make sure you drink enough fluids. Do not take any medication containing the ingredient acetylsalicylic acid (e.g. Aspirin®), as this may increase the risk of bleeding in the event of a dengue infection (see also factsheet dengue). If you have visited a malaria area and have a fever >37.5 °C, you should always exclude malaria by taking a blood smear on the spot. Visit a medical facility for this (see also factsheet malaria).
References
Informazioni generali
- Sebbene l'emergenza sanitaria internazionale per la COVID-19 sia stata dichiarata conclusa il 5 maggio 2023, la COVID-19 rimane una minaccia per la salute.
- Seguire le raccomandazioni e le norme del paese di destinazione.
- Verificare i regolamenti d'ingresso del paese di destinazione: consultare la carta dei regolamenti di viaggio COVID-19 aggiornata regolarmente della IATA (LINK)
Vaccinazioni per tutti i viaggiatori
- La vaccinazione contro l'epatite A è raccomandata a tutti i viaggiatori che si recano in paesi tropicali o subtropicali.
- L'epatite A è un'infezione del fegato causata da un virus. È conosciuta anche come ittero infettivo.
- Il virus si trasmette facilmente attraverso cibo o acqua contaminati, ma può essere trasmesso anche attraverso il contatto sessuale.
- È disponibile un vaccino sicuro e molto efficace che offre una protezione di lunga durata.
- La vaccinazione contro l'epatite A è raccomandata a tutti i viaggiatori che si recano in paesi tropicali o subtropicali e ai gruppi a rischio.
- L'epatite A è un'infezione del fegato causata da un virus.
- Il virus si trasmette facilmente attraverso acqua e alimenti contaminati, ma il contagio è possibile anche attraverso un contatto sessuale.
- È disponibile un vaccino sicuro e molto efficace che offre una protezione di lunga durata.
- La vaccinazione contro l'epatite A è raccomandata a tutti i viaggiatori che visitano paesi tropicali o subtropicali e a persone appartenenti a un gruppo a rischio.
L'epatite A è presente in tutto il mondo, ma il rischio di infezione è più elevato nei paesi dove le condizioni igieniche sono insufficienti. Il rischio è maggiore in buona parte dei paesi tropicali e subtropicali, come anche in alcuni paesi dell'Europa orientale e del bacino del Mediterraneo.
Negli ultimi anni sono aumentati anche i casi in Nord America e in Europa, Svizzera compresa, soprattutto tra gli uomini che hanno rapporti sessuali con altri uomini. Nei paesi europei ci si può contagiare se si è a contatto stretto con una persona infetta, in particolare con bambini non vaccinati che si infettano durante un soggiorno nel loro paese d’origine in zone tropicali e subtropicali. Al loro ritorno, questi bambini possono trasmettere il virus all'interno delle strutture di assistenza.
Esiste un vaccino sicuro e molto efficace che consiste in due iniezioni effettuate ad almeno 6 mesi di distanza. Garantisce una protezione a vita dopo la seconda dose. La vaccinazione contro l'epatite A può essere somministrata anche in combinazione con la vaccinazione contro l'epatite B (in questo caso sono necessarie 3 dosi).
La vaccinazione contro l'epatite A è raccomandata a tutti i viaggiatori che visitano zone a rischio e alle persone che presentano un rischio personale elevato come ad esempio: persone con malattie epatiche croniche, uomini che hanno rapporti sessuali con altri uomini, persone che fanno uso di droghe in qualsiasi maniera, persone che hanno contatti professionali frequenti con persone provenienti da regioni o popolazioni ad alto rischio e altri.
- Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP). Epatite A:
https://www.bag.admin.ch/bag/it/home/krankheiten/krankheiten-im-ueberblick/hepatitis-a.html - Epatite Svizzera: https://it.hepatitis-schweiz.ch/tutto-sull-epatite/epatite-a
Vaccinazioni per alcuni viaggiatori
Per motivi amministrativi, il paese è soggetto alle seguenti norme di ingresso:
- Nessuna
- La febbre gialla è un'infezione virale potenzialmente letale. È disponibile un vaccino altamente efficace.
- La vaccinazione è fortemente raccomandata a tutti i viaggiatori che viaggiano in regioni dove è presente la febbre gialla, anche se non è un requisito obbligatorio per l'ingresso nel paese.
- Una singola dose di richiamo è raccomandata per le persone immunocompetenti dopo 10 anni.
- La vaccinazione contro la febbre gialla deve essere somministrata da un medico o da un centro autorizzato almeno dieci giorni prima dell'arrivo nel paese di destinazione e registrata nel libretto di vaccinazione contro la febbre gialla ("Certificato internazionale di vaccinazione").
- Per i viaggiatori in gravidanza, in allattamento o affetti da patologie che causano immunosoppressione, si consiglia di consultare un esperto in medicina dei viaggi.
EKRM_Factsheet_Layperson_IT_Yellow-fever.pdf
EKRM_Factsheet_Layperson_EN_Mosquito-and-tick-bite-protection.pdf
Per motivi amministrativi, il paese è soggetto alle seguenti norme di ingresso:
- Nessuna
Mappa CDC: Yellow fever vaccine recommendations for the Americas
Footnotes
- Current as of November 2022. This map is an updated version of the 2010 map created by the Informal WHO Working Group on the Geographic Risk of Yellow Fever.
- In 2017, the Centers for Disease Control and Prevention (CDC) expanded its yellow fever vaccine recommendations for travelers going to Brazil because of a large outbreak in multiple states in that country. For more information and updated recommendations, refer to the CDC Travelers’ Health website.
- Yellow fever (YF) vaccination is generally not recommended for travel to areas where the potential for YF virus exposure is low. Vaccination might be considered, however, for a small subset of travelers going to these areas who are at increased risk for exposure to YF virus due to prolonged travel, heavy exposure to mosquitoes, or inability to avoid mosquito bites. Factors to consider when deciding whether to vaccinate a traveler include destination-specific and travel-associated risks for YF virus infection; individual, underlying risk factors for having a serious YF vaccine-associated adverse event; and country entry requirements.
- La febbre gialla è presente nell' Africa sub-sahariana e in Sud America ed è trasmessa dalle zanzare.
- La malattia può essere grave nei viaggiatori non vaccinati e il decesso può avvenire in oltre il 50% dei casi.
- È disponibile un vaccino altamente efficace.
- A causa degli effetti secondari potenzialmente gravi, il vaccino è usato con cautela in persone immunocompromesse o anziane, come anche nelle donne in gravidanza.
Come per tutte le malattie trasmesse dalle zanzare, la prevenzione dalle punture di zanzara va fatta sia di giorno che di notte (vedi foglio informativo "Protezione dalle punture di insetti e zecche"). Il vaccino disponibile è altamente efficace e assicura una protezione a lungo termine. È raccomandato per le persone di età pari o superiore a 9 mesi che viaggiano in zone endemiche di febbre gialla. Inoltre, può essere obbligatorio presentare una prova di vaccinazione per l'ingresso in alcuni paesi.
Il vaccino è una forma viva attenuata del virus. Nelle persone immunocompetenti, la protezione inizia circa 10 giorni dopo la prima vaccinazione. Le reazioni al vaccino contro la febbre gialla sono generalmente lievi e comprendono mal di testa, dolori muscolari e febbre di basso grado. Gli effetti secondari possono essere trattati con paracetamolo, ma l'aspirina e altri farmaci antinfiammatori non steroidei, come l'ibuprofene o il naprossene, dovrebbero essere evitati. In rarissime occasioni, le persone possono sviluppare reazioni gravi al vaccino contro la febbre gialla, a volte pericolose per la vita; è per questo che per motivi di sicurezza il vaccino viene usato con cautela nelle persone immunocompromesse, nelle donne in gravidanza e negli anziani. Se si fa parte di questo gruppo, rivolgersi al proprio esperto di medicina dei viaggi.
Informazioni sulla febbre gialla - Centers for Disease Control and Prevention: https://www.cdc.gov/yellowfever/index.html
Informazioni sulla febbre gialla - European Centre for Disease Prevention and Control: https://www.ecdc.europa.eu/en/yellow-fever/facts
- L'epatite B è un'infezione virale del fegato che si trasmette attraverso sangue contaminato o contatti sessuali.
- È disponibile un vaccino sicuro e molto efficace che offre una protezione a vita.
- La vaccinazione contro l'epatite B è raccomandata a tutti i giovani e ai viaggiatori a rischio, soprattutto se:
- Si viaggia regolarmente o si trascorrono lunghi periodi all'estero.
- Si è a rischio di praticare sesso non sicuro.
- Si è sottoposti a trattamenti medici o dentistici all'estero o si svolgono attività che possono mettere a rischio di contrarre l'epatite B (tatuaggi, piercing, agopuntura in condizioni non sicure).
- Si viaggia regolarmente o si trascorrono lunghi periodi all'estero.
- La rabbia è trasmessa principalmente dai cani (e dai pipistrelli), ma qualsiasi mammifero può essere infettivo.
- È invariabilmente fatale nel momento in cui si manifestano i sintomi.
- La rabbia si previene meglio con una vaccinazione prima del viaggio e con un comportamento adeguato verso i mammiferi.
- La vaccinazione prima del viaggio è consigliata anche perché spesso i vaccini e le immunoglobuline non sono disponibili in molti Paesi in cui si viaggia. La vaccinazione prima del viaggio è altamente raccomandata soprattutto in caso di
- soggiorni di lunga durata in paesi endemici,
- viaggi brevi ad alto rischio individuale, come i viaggiatori su "due ruote", trekking in regioni remote o viaggi con neonati e bambini fino a 8 anni,
- lavori professionali con animali o esploratori di grotte (pipistrelli!).
- Per dettagli, vedere SOP vaccinazione contro la rabbia (disponibile solo in HealthyTravel PRO).
- Attenzione: una ferita da morso o da graffio e il contatto con la saliva di un mammifero sono un'emergenza! Scoprite di seguito le azioni necessarie!
- La rabbia è trasmessa principalmente dai cani (e dai pipistrelli), ma qualsiasi mammifero può essere infettivo.
- È invariabilmente fatale nel momento in cui si manifestano i sintomi.
- La rabbia si previene meglio con una vaccinazione prima del viaggio e con un comportamento adeguato verso i mammiferi.
- La vaccinazione prima del viaggio è consigliata anche perché spesso i vaccini e le immunoglobuline non sono disponibili in molti Paesi in cui si viaggia. La vaccinazione prima del viaggio è altamente raccomandata soprattutto in caso di
- soggiorni di lunga durata in paesi endemici,
- viaggi brevi ad alto rischio individuale, come i viaggiatori su "due ruote", trekking in regioni remote o viaggi con neonati e bambini fino a 8 anni,
- lavori professionali con animali o esploratori di grotte (pipistrelli!).
- Attenzione: una ferita da morso o da graffio e il contatto con la saliva di un mammifero sono un'emergenza! Scoprite di seguito le azioni necessarie!
Non esiste un trattamento specifico contro la malattia causata dal virus della rabbia.
Misure post-esposizione: Pulizia immediata della ferita con abbondante acqua e sapone per 10-15 minuti, seguita da disinfezione (ad es. Betadine, Merfen) e vaccinazione post-esposizione d'emergenza nell’ospedale più vicino entro 24 ore. È inoltre raccomandata la vaccinazione di richiamo contro il tetano se non è aggiornata. Per coloro che hanno ricevuto la vaccinazione antirabbica completa pre-esposizione prima del viaggio, sono sufficienti due dosi aggiuntive di un vaccino contro la rabbia (di qualsiasi marca) a un intervallo di 3 giorni. Se non è stata effettuata la vaccinazione completa pre-esposizione, oltre alla vaccinazione è necessaria l'immunizzazione passiva con immunoglobuline. Va notato che le immunoglobuline (e a volte i vaccini) spesso non sono disponibili in ambienti con scarse risorse, causando stress e incertezza.
È consigliato evitare di accarezzare animali domestici e di astenersi dal toccare animali selvatici, non familiari o morti.
Tutti i viaggiatori che si recano verso luoghi in cui la rabbia terrestre può manifestarsi e/o che probabilmente faranno viaggi ripetuti in zone in cui la rabbia è presente dovrebbero sottoporsi alla vaccinazione pre-esposizione. Inoltre, la vaccinazione pre-esposizione è altamente raccomandata per i viaggiatori particolarmente a rischio:
- soggiorni di lunga durata in paesi endemici,
- viaggi brevi ad alto rischio individuale, come viaggiatori su "due ruote", trekking in regioni remote, viaggi con neonati e bambini fino a 8 anni di età,
- professionisti che lavorano con gli animali o esploratori di grotte (pipistrelli!).
Lo schema di vaccinazione abbreviato può essere proposto alla maggior parte dei viaggiatori: 2 vaccinazioni, la prima possibilmente un mese prima della partenza (minimo 8 giorni prima della partenza). Una terza vaccinazione di richiamo per la rabbia è raccomandata prima del viaggio successivo, con un intervallo almeno di un anno.
- Informarsi a tempo opportuno sulla prevenzione della rabbia prima del viaggio.
- In caso di viaggi programmati per più di qualche settimana, prevedere una consultazione di medicina da viaggio al più tardi 4 settimane prima della partenza.
- Dopo un'eventuale esposizione (morso, graffio) sono necessari un trattamento della ferita e la somministrazione di dosi aggiuntive di vaccino contro la rabbia anche per coloro che hanno completato la serie di vaccinazioni di base.
- Questo foglio informativo dovrebbe essere stampato e tenuto a portata di mano durante il viaggio!
- UFSP Svizzera (tedesco): https://www.bag.admin.ch/dam/bag/de/dokumente/mt/infektionskrankheiten/tollwut/bag-bulletin-15-2021-tollwut-prep-und-pep.pdf.download.pdf/210412_BAG_Bulletin_15_2021_Tollwut%20PrEP%20und%20PEP_d.pdf
- UFSP Svizzera (francese):https://www.bundespublikationen.admin.ch/cshop_mimes_bbl/14/1402EC7524F81EDBA5D6C3EBC18BA9FB.pdf
- La febbre tifoide è una grave malattia causata da batteri e trasmessa attraverso alimenti o acqua contaminati.
- Il rischio è molto basso per i viaggiatori che hanno accesso ad alimenti e bevande sicuri.
- La migliore protezione contro la febbre tifoidea consiste nel seguire un'igiene di base ottimale.
- È disponibile una vaccinazione contro il tifo, raccomandata nelle seguenti circostanze
- Visita a una zona dove le condizioni igieniche sono insufficienti (ad esempio, viaggio in zone rurali)
- Soggiorni di breve durata (> 1 settimana) in un paese ad alto rischio (iper-endemico) (vedere la pagina del paese)
- Soggiorni di lunga durata (> 4 settimane) in un paese endemico
- Presenza di fattori di rischio individuali o condizioni di salute preesistenti. In questo caso, si consiglia di rivolgersi al medico di fiducia.
- Visita a una zona dove le condizioni igieniche sono insufficienti (ad esempio, viaggio in zone rurali)
- La febbre tifoide, chiamata anche febbre enterica, è causata dai batteri Salmonella Typhi e Salmonella Paratyphi.
- Le persone infette rilasciano i batteri nelle feci. Nei paesi dove le condizioni igieniche sono scarse, i batteri possono infettare la rete idrica e causare infezioni in altre persone.
- Le fonti frequenti di infezione sono i cibi e le bevande contaminati.
- La principale misura preventiva è quindi "cuocilo, fallo bollire, sbuccialo o non mangiarlo", che significa: evitare di bere acqua non bollita o da bottiglie non sigillate; evitare prodotti raffreddati/congelati (ad esempio cubetti di ghiaccio nelle bevande, gelati) a meno che non provengano da una fonte sicura conosciuta; evitare verdure non cotte, sbucciare e pulire frutta e verdura da soli e solo con acqua potabile sicura.
- Un vaccino è disponibile e raccomandato: a) per i viaggiatori che si recano nel subcontinente indiano o in Africa occidentale; b) per i viaggiatori che visitano amici e parenti o per i viaggiatori di lungo periodo anche in altre aree sub-tropicali.
"Cuocilo, fallo bollire, sbuccialo o non mangiarlo": questo semplice slogan sarebbe sufficiente per prevenire quasi completamente la febbre tifoide. Eppure, solo pochi viaggiatori seguono completamente questo consiglio. L'importanza dell'igiene del cibo e dell'acqua non sarà mai sottolineata abbastanza: evitate di comprare bottiglie d'acqua senza una corretta sigillatura, evitate di bere acqua del rubinetto, evitate di mangiare cibi raffreddati / congelati (ad esempio cubetti di ghiaccio nelle bevande o gelati) ed evitate di mangiare frutta e verdura cruda che non avete sbucciato e lavato con acqua potabile pulita.
Sono disponibili due tipi di vaccini:
- Il vaccino orale (vivente) ( Vivotif ®), composto da tre capsule da assumere a giorni alterni a stomaco vuoto. Queste capsule devono essere conservate in frigorifero prima dell'uso. La protezione di questo vaccino è di circa il 70% e inizia 10 giorni dopo la terza dose. Dopo circa 3 anni, il vaccino deve essere assunto nuovamente prima di un nuovo viaggio in aree a rischio. Questo vaccino non può essere somministrato a pazienti con gravi malattie gastrointestinali croniche (come il morbo di Crohn o la colite ulcerosa) o con grave immunosoppressione.
- Il vaccino monodose Typhim® è un vaccino inattivato e viene iniettato per via intramuscolare. La protezione raggiunge circa il 70% e inizia 14 giorni dopo l'iniezione. Questo vaccino può essere somministrato a pazienti che non possono assumere il vaccino orale. In Svizzera non è registrato, ma la maggior parte dei medici specializzati in medicina tropicale e dei viaggi e tutti i centri di salute dei viaggiatori hanno il vaccino in stock. La durata della protezione è di circa 3 anni.
- La vaccinazione contro la febbre tifoide è consigliata ai viaggiatori di lunga durata e a quelli che visitano aree in cui il rischio di trasmissione è particolarmente elevato e/o la malattia è più difficile da trattare a causa della forte resistenza agli antibiotici.
Ufficio federale della sanità pubblica: https://www.bag.admin.ch/bag/it/home/krankheiten/krankheiten-im-ueberblick/typhus-abdominalis-paratyphus.html
- La Covid-19 è una malattia che colpisce tutto il corpo, ma si presenta soprattutto con sintomi respiratori come tosse e difficoltà di respirazione. È causata dal virus SARS-CoV-2.
- L'infezione si trasmette principalmente attraverso goccioline respiratorie ed eventualmente aerosol quando le persone infette tossiscono, starnutiscono, parlano o cantano senza indossare una mascherina.
- L'infezione può essere prevenuta in modo molto efficace con la vaccinazione e un numero crescente di vaccini è approvato e disponibile per la protezione.
- La vaccinazione è raccomandata secondo le raccomandazioni svizzere dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), vedi LINK.
- Inoltre, la prevenzione si basa molto sull'uso di mascherine, sull'igiene delle mani e sulla distanza fisica (minimo 1,5 m) se non si indossano le mascherine e non si è vaccinati.
- L'influenza è frequente in tutto il mondo, compresi i paesi subtropicali e tropicali.
- La vaccinazione offre la migliore protezione.
- La vaccinazione contro l'influenza è raccomandata per tutti i viaggiatori che appartengono a un gruppo "a rischio", come i viaggiatori in gravidanza, i viaggiatori con comorbilità, gli anziani (>65 anni) o che prevedono un viaggio ad alto rischio (ad es. crociere, pellegrinaggi).
- Il vaccino contro l'influenza non offre protezione contro l'influenza aviaria.
Malaria
El Salvador è stato dichiarato libero dalla malaria dall'OMS nel 2021.
Da notare: possono presentarsi rari casi di malaria a trasmissione autoctona a causa dell'introduzione sporadica della malaria nel paese e della presenza di zanzare vettrici competenti.
El Salvador è stato dichiarato libero dalla malaria dall'OMS nel 2021.
Da notare: possono presentarsi rari casi di malaria a trasmissione autoctona a causa dell'introduzione sporadica della malaria nel paese e della presenza di zanzare vettrici competenti.
Altri rischi per la salute
- La dengue è una malattia virale trasmessa dalle zanzare che pungono durante il giorno.
- Come misura di prevenzione, occorre prestare grande attenzione alla protezione dalle punture di zanzara, vedi il LINK!
- È disponibile una vaccinazione (Qdenga®) contro la dengue.
- Tuttavia, sulla base dei dati disponibili, il Comitato svizzero di esperti in medicina dei viaggi (CEMV) raccomanda attualmente la vaccinazione con Qdenga® solo per i viaggiatori che sono già stati infettati dalla febbre dengue in passate e che soggiornano in regioni ad alta trasmissione di dengue; per i dettagli si veda LINK.
- In caso di febbre: non utilizzare farmaci contenenti acido acetilsalicilico (ad es. Aspirina®, Alcacyl®, Aspégic®) perché possono peggiorare l'emorragia in caso di infezione da dengue.
- Leggere le seguenti informazioni per una preparazione ottimale al viaggio.
EKRM_Factsheet_Layperson_IT_Dengue.pdf
EKRM_Factsheet_Layperson_EN_Mosquito-and-tick-bite-protection.pdf
- La febbre dengue è la malattia trasmessa dagli insetti più comune al mondo.
- Bisogna prestare molta attenzione alla protezione dalle zanzare durante il giorno!
- La malattia può causare febbre alta, dolori muscolari e articolari ed eruzioni cutanee. In rari casi possono manifestarsi emorragie. Non esiste un trattamento specifico. La vaccinazione è raccomandata solo per le persone con evidenza di una precedente infezione da dengue.
- Per sicurezza personale, si consiglia fortemente di informarsi dettagliatamente sulla dengue.
In 3 casi su 4, l'infezione con il virus rimane asintomatica. Dopo un breve periodo di incubazione (5-8 giorni), 1 persona infetta su 4 presenta una brusca insorgenza di febbre, mal di testa, dolori articolari, agli arti e ai muscoli, oltre a nausea e vomito. Tipico è anche il dolore al movimento degli occhi. L'eruzione cutanea si manifesta di solito il 3° o il 4° giorno di malattia. Dopo 4-7 giorni, la febbre si riduce definitivamente, ma la stanchezza può persistere per diversi giorni o settimane.
In rari casi, la dengue può essere grave. Particolarmente sensibili sono i bambini e gli anziani locali, come anche le persone che hanno avuto una precedente infezione da dengue. I turisti presentano molto raramente una dengue grave. Nei primi giorni, la malattia assomiglia al decorso della classica febbre dengue, ma al 4°/5° giorno, di solito dopo che la febbre si è abbassata, le condizioni peggiorano. La pressione arteriosa si abbassa e i pazienti lamentano mancanza di respiro, disturbi addominali, epistassi e lievi emorragie cutanee o mucose. Nei casi più gravi, può presentarsi uno shock potenzialmente letale.
Non esiste un trattamento specifico per l'infezione da virus dengue. Il trattamento si limita alla mitigazione e al monitoraggio dei sintomi: riduzione della febbre, sollievo dal dolore agli occhi, alla schiena, ai muscoli e alle articolazioni e monitoraggio della coagulazione e del volume del sangue. I pazienti con sintomi gravi devono essere ricoverati in ospedale.
Per la riduzione della febbre o del dolore, si consigliano rimedi con il principio attivo paracetamolo o acetaminofene (ad esempio Acetalgin® Dafalgan®). I farmaci contenenti il principio attivo acido acetilsalicilico (ad esempio Aspirina®, Alcacyl®, Aspégic®) devono essere evitati.
Una protezione efficace contro le zanzare durante il giorno e soprattutto al tramonto è la migliore misura preventiva:
- Abbigliamento: indossare indumenti a maniche lunghe , pantaloni lunghi e applicare preventivamente uno spray insetticida sugli indumenti (vedi foglio informativo "prevenzione delle punture da artropodi").
- Repellente per zanzare: Applicare più volte al giorno un repellente per zanzare sulla pelle scoperta (vedi foglio informativo "prevenzione delle punture da artropodi").
- Igiene ambientale: Non lasciare contenitori con acqua stagnante(per es.sottovasidi fiori) nel proprio ambiente per evitare siti di riproduzione delle zanzare.
Per ulteriori informazioni, consultare il foglio informativo "Protezione dalle punture di zanzare e zecche".
Nota sulvaccino contro la dengue Qdenga®:
In considerazione dei dati attualmente disponibili, molti Paesi europei e il Comitato svizzero di esperti in medicina dei viaggi (CEMV) raccomandano attualmente la vaccinazione con Qdenga® solo per iviaggiatori, con evidenza di una precedente infezione da dengue e che si recheranno in una regione con una significativa trasmissione di dengue. Si tratta di una decisione precauzionale, poiché i dati attuali includono anche la possibilità che le persone vaccinate con Qdenga® prima di una prima infezione da dengue possano avere un decorso più grave della malattia quando vengono infettate dopo la vaccinazione. Si raccomanda pertanto di consultare uno specialista in medicina tropicale e dei viaggi.
La protezione costante dalle zanzare durante il giorno (vedi sopra) è ancora considerata la misura preventiva più importante contro la febbre dengue!
- Non prendere prodotti contenenti il principio attivo dell'acido acetilsalicilico (ad es. Aspirina®, Alcacyl®, Aspégic®) in presenza di sintomi, poiché aumentano il rischio di emorragie in caso di infezione da dengue!
- Tuttavia, non interrompere l'assunzione di farmaci contenenti acido acetilsalicilico se questi fanno già parte del trattamento abituale per una patologia di base.
https://www.cdc.gov/dengue/areaswithrisk/around-the-world.html
- Chikungunya is a viral disease transmitted by mosquitoes that bite during daytime.
- As a prevention measure, great attention should be given to protection from mosquito bites.
- There is neither a vaccination nor a specific medication against chikungunya for travellers.
- In case of fever: do not use acetylsalicylic acid (e.g. Aspirin®, Alcacyl®, Aspégic®) as this can worsen bleeding in case of dengue infection.
- Read the following information for optimal travel preparation.
EKRM_Factsheet_Layperson_IT_Chikungunya.pdf
EKRM_Factsheet_Layperson_EN_Mosquito-and-tick-bite-protection.pdf
- La chikungunya è una malattia virale trasmessa dalle zanzare Aedes.
- La chikungunya può essere prevenuta proteggendosi dalle punture di zanzara.
- Si presenta tipicamente con forti dolori articolari alle mani e ai piedi. In alcuni pazienti, questi possono durare per settimane o mesi.
L'infezione può presentarsi con alcuni o tutti i seguenti sintomi: improvvisa manifestazione di febbre di grado elevato, brividi, mal di testa, arrossamento degli occhi, dolori muscolari e articolari ed eruzione cutanea. L'eruzione cutanea si manifesta di solito dopo la comparsa della febbre e coinvolge tipicamente il tronco e le estremità, ma può includere anche i palmi delle mani, le piante dei piedi e il viso.
Spesso la febbre si presenta in due fasi della durata massima di una settimana, con un intervallo di uno o due giorni senza febbre. La seconda fase può presentarsi con dolori muscolari e articolari molto più intensi, che possono essere gravi e debilitanti. Questi sintomi sono tipicamente bilaterali e simmetrici e coinvolgono principalmente mani e piedi, ma possono anche coinvolgere le articolazioni più grandi, come le ginocchia o le spalle.
Circa il 5-10% delle persone infette continuano ad avere forti dolori articolari anche dopo che la febbre si è abbassata, in alcuni casi durando fino a diversi mesi o, anche se raramente, addirittura anni.
- UFSP CH: https://www.bag.admin.ch/bag/it/home/krankheiten/krankheiten-im-ueberblick/chikungunya.html
- WHO - Chikungunya factsheet: https://www.who.int/news-room/fact-sheets/detail/chikungunya
- Center for Disease Control and Prevention (CDC): https://www.cdc.gov/chikungunya/index.html
- Zika è una malattia virale trasmessa dalle zanzare che pungono durante il giorno.
- L'infezione da virus Zika durante la gravidanza (in qualsiasi trimestre) può causare malformazioni fetali.
- Nelle zone a maggior rischio di trasmissione (epidemia), è necessario dare raccomandazioni specifiche alle donne che sono - o vogliono diventare - incinte.
- Se lei o la sua compagna è incinta o se sta pianificando una famiglia, le consigliamo fortemente di informarsi dettagliatamente su Zika.
EKRM_Factsheet_Layperson_IT_Zika.pdf
EKRM_Factsheet_Layperson_EN_Mosquito-and-tick-bite-protection.pdf
- Il foglio informativo contiene importanti informazioni sulla zika e sulle misure di prevenzione.
- Se lei o la sua compagna è incinta o se sta pianificando una famiglia, le consigliamo fortemente di informarsi dettagliatamente su Zika.
- Zika è una malattia virale trasmessa dalle zanzare che pungono durante il giorno.
- L'infezione da virus Zika durante la gravidanza (in qualsiasi trimestre) può causare malformazioni fetali.
- Nelle zone a maggior rischio di trasmissione (epidemia), è necessario dare raccomandazioni specifiche alle donne che sono - o vogliono diventare - incinte.
Il virus Zika è stato identificato nel 1947 nelle scimmie della foresta Zika in Uganda. La circolazione del virus è stata a lungo limitata (pochi casi all'anno) in Africa e nel Sud-Est asiatico. In maggio 2015, il continente americano è stato colpito per la prima volta, con un'epidemia in Brasile che si è rapidamente diffusa in Sud America, America Centrale e Caraibi. Da allora, la malattia è stata segnalata nella maggior parte delle regioni tropicali e subtropicali.
Il rischio di infezione è attualmente basso nella maggior parte delle regioni e non richiede misure specifiche. Comunque, occasionalmente possono ricomparire epidemie. Durante le epidemie, il rischio di trasmissione è elevato e sono necessarie raccomandazioni specifiche per i viaggiatori.
In caso di febbre, si raccomanda di consultare un medico sul posto. I sintomi di un'infezione da virus Zika possono sembrare simili a quelli della malaria, per cui è necessario un trattamento urgente, o della febbre dengue. Il trattamento per Zika prevede la riduzione della febbre e dei dolori articolari (paracetamolo). Bisogna evitare l'aspirina e i farmaci antinfiammatori (ad es. ibuprofene) finché non si esclude la febbre dengue. Non è disponibile un vaccino.
In caso di gravidanza e febbre durante o al ritorno da una zona di trasmissione del virus Zika, sono indicati esami del sangue e/o delle urine. In caso di infezione confermata, la gestione medica deve essere discussa con il ginecologo e gli specialisti di medicina infettiva/dei viaggi.
Il rischio di infezione può essere ridotto con una protezione efficace dalle punture di zanzare durante il giorno e nelle prime ore della sera (vestiti lunghi, repellenti per zanzare, zanzariera).
Quando si viaggia in un'area ad alto rischio (= dichiarata epidemica) e per prevenire la possibile trasmissione sessuale del virus, si raccomanda l'uso del preservativo / Femidom durante il viaggio e per almeno 2 mesi dopo il ritorno.
A causa del rischio di malformazione fetale, alle donne in gravidanza non è consigliato viaggiare in zone ad alto rischio (= dichiarate epidemiche) di trasmissione di Zika in qualsiasi momento della gravidanza (in caso di viaggi indispensabili, si consiglia di consultare uno specialista in medicina dei viaggi prima della partenza). Le donne che desiderano rimanere incinte devono aspettare almeno 2 mesi dal loro ritorno (o da quello del loro partner) da un'area a rischio aumentato di trasmissione di Zika.
- L'infezione da virus Zika durante la gravidanza (in qualsiasi trimestre) può causare malformazioni fetali.
- Per informazioni più aggiornate sulla distribuzione di Zika e/o sui focolai di Zika, consultare CDC Zika Travel Information: http://wwwnc.cdc.gov/travel/page/zika-information
- Sexually transmitted infections (STIs) are a group of viral, bacterial and parasitic infections; while many are treatable, some can lead to complications, serious illness or chronic infection.
- STIs are increasing worldwide.
- Read the following fact sheet for more information.
- Geschlechtskrankheiten sind ein weltweit verbreitetes Gesundheitsproblem und können durch Prävention, regelmässiges Testen und Behandlung in den Griff bekommen werden.
- Das Wissen um Risiken sowie Safer-Sex-Praktiken inklusive Kondomgebrauch sind wichtig. Falls Sie mehr dazu erfahren wollen, wie Sie sich während der Reise optimal schützen können, besprechen Sie dies mit einer Fachperson.
- Hatten Sie eine Risikosituation, ist es wichtig mit einer Fachperson so rasch wie möglich Rücksprache zu halten, um zu erörtern, ob eine HIV-Post-Expositions-Prophylaxe (PEP) durchgeführt werden soll, um eine Ansteckung mit HIV zu verhindern.
- Im Nachgang einer Risikosituation ist es wichtig sich auf Geschlechtskrankheiten testen zu lassen. Auch dann, wenn Sie keine Symptome haben.
- Brennen oder Juckreiz im Genitalbereich
- Schmerzhaftes oder häufiges Wasserlösen oder auch Schmerzen im Unterleib
- Ungewöhnlicher Ausfluss aus dem Penis oder der Vagina
- Wunden, Rötungen, Bläschen im Mund/Lippen oder Genitalbereich sowie Warzen im Intimbereich
- Manchmal auch Fieber (eher selten)
Wichtig: Eine STI kann auch ohne oder mit nur leichten Symptomen auftreten. Auch wenn Sie sich dessen nicht bewusst sind, können Sie andere anstecken. Deshalb ist es wichtig sich testen zu lassen.
- Beachten Sie die Safer Sex Regeln von Love Live. Dazu gehört auch bei jedem Anal- oder Vaginalverkehr Kondome zu verwenden.
- Denken Sie daran, dass es bei Oralverkehr auch zu Übertragungen von STIs kommen kann.
- Lassen Sie sich impfen! Es gibt Impfstoffe zum Schutz vor HPV, Hepatitis A und Hepatitis B.
- Hatten Sie eine Risikosituation, ist es wichtig mit einer Fachperson so rasch wie möglich Rücksprache zu halten, um zu erörtern, ob eine HIV-Post-Expositions-Prophylaxe (PEP) durchgeführt werden soll, um eine HIV-Infektion zu verhindern. Am wirksamsten ist eine HIV-PEP innerhalb weniger Stunden danach.
- Es gibt auch weitere Präventionsmassnahmen für spezielle Situationen (Präexpositionsprophylaxe HIV-PrEP). Sprechen Sie mit einer damit erfahrenen Fachperson vor Abreise darüber.
- Denken Sie daran, dass Alkohol oder Drogen zu erhöhtem Risikoverhalten führen.
- Denken Sie daran, dass Sie eine weitere Person/bekannter Partner*in bei ungeschütztem Sex anstecken können, sofern bei Ihnen eine unbehandelte STI vorliegt.
- Menschen mit einer neu diagnostizierten STI sind angehalten ihre früheren Sexualpartner*innen zu informieren, damit auch sie behandelt werden können.
Durch Bakterien oder Parasiten hervorgerufen
Alle diese Krankheiten können geheilt werden. Wichtig ist dabei, frühzeitig zu testen und umgehend zu therapieren, um Komplikationen und v.a. weitere Übertragungen zu vermeiden.
- Syphilis
Auch bekannt als Lues. Sie wird durch das Bakterium Treponema pallidum verursacht. Das erste Anzeichen ist eine schmerzlose Wunde an den Genitalien, im Mund, auf der Haut oder im Rektum, die hochgradig ansteckend ist und nach 3 bis 6 Wochen spontan abklingt. Da diese schmerzlos ist, nehmen nicht alle Patienten*innen diese Läsion wahr. Oft heilt diese Infektion jedoch nicht von selbst aus. In der zweiten Phase können Hautausschlag, Halsschmerzen und Muskelschmerzen auftreten. Unbehandelt kann die Krankheit im Verborgenen (latent) bleiben, ohne dass Symptome auftreten. Etwa ein Drittel der Infizierten mit unbehandelter Syphilis entwickelt im Verlauf Komplikationen. Diese Spätform wird als sogenannt tertiäre Syphilis bezeichnet . In diesem Stadium kann die Krankheit alle Organe befallen: am häufigsten das Gehirn, die Nerven und die Augen. Die Infektion kann während der Schwangerschaft auf den Fötus und bei der Geburt auf das Kind übertragen werden. - Chlamydia trachomatis
Chlamydien können ungewöhnlichen Ausfluss aus dem Penis oder der Vagina, Unbehagen beim Wasserlösen und Unterleibsschmerzen verursachen. Oft treten keine Symptome auf. Unbehandelt können sie zu Unfruchtbarkeit führen und die Krankheit kann auf Sexualpartner*innen übertragen werden. Die Bakterien können auch während der Schwangerschaft auf den Fötus, oder während der Geburt auf das Kind übertragen werden und Augeninfektionen oder Lungenentzündungen verursachen. - Gonorrhoe
Auch bekannt als Tripper. Zu den häufigsten Symptomen gehören Ausfluss aus der Vagina oder dem Penis und schmerzhaftes Wasserlassen. Symptome müssen aber nicht immer auftreten. Sowohl bei Männern als auch bei Frauen kann Gonorrhoe auch den Mund, den Rachen, die Augen und den Anus infizieren und sich auf das Blut und die Gelenke ausbreiten, wo sie in eine schwere Krankheit übergehen kann. Bleibt sie unbehandelt, kann sie eine Beckenentzündung verursachen, die zu chronischen Beckenschmerzen und Unfruchtbarkeit führen kann. Die Krankheit kann während der Schwangerschaft auf den Fötus übertragen werden. - Weitere bakterielle STIs: Mykoplasmen und Ureaplasmen. Diese können ebenfalls behandelt werden.
- Trichomoniasis
Sie wird durch einen Parasiten verursacht, der mit einer einzigen Dosis eines Antibiotikums behandelt werden kann. Trichomoniasis kann bei Frauen einen übel riechenden Scheidenausfluss, Juckreiz im Genitalbereich und schmerzhaftes Wasserlassen verursachen. Bei Männern treten in der Regel weniger oder keine Symptome auf. Zu den Komplikationen gehört das Risiko einer vorzeitigen Entbindung bei schwangeren Frauen. Um eine Reinfektion zu verhindern, sollten beide Sexualpartner behandelt werden.
Durch Viren hervorgerufen
- HIV/AIDS - siehe Informationsblatt HIV-AIDS
- Herpes simplex Virus
Im Lippen-Mundbereich, auch bekannt als Fieberbläschen, ist nicht heilbar. Herpes kann aber mit Medikamenten bei akuten Beschwerden kontrolliert werden. Die Symptome sind in der Regel schmerzhafte, wässrige Hautbläschen und finden sich an oder um die Genitalien, den Anus oder den Mund. Nach der Erstinfektion ruht das Virus im Körper und die Symptome können über Jahre hinweg wieder auftreten. Schwangere Frauen können die Infektion an ihre Neugeborenen weitergeben, was zu einer bedrohlichen Infektion führen kann. - Virale Hepatitis (siehe auch Hepatitis Schweiz)
- Hepatitis A (HAV)
Hepatitis A ist eine durch Impfung vermeidbare Leberinfektion, die durch das Hepatitis-A-Virus verursacht wird. Das Hepatitis-A-Virus findet sich im Stuhl und im Blut infizierter Personen. Hepatitis A kann durch verunreinigtes Wasser und Lebensmittel sowie bei anal-oralen sexuellen Aktivitäten übertragen werden. Die Patienten*innen leiden an einer akuten und oft schweren Erkrankung, erholen sich aber allermeist spontan. - Hepatitis B (HBV)
Das Hepatitis-B-Virus wird durch sexuelle Kontakte sowie durch den Kontakt mit anderen Körperflüssigkeiten, wie z.B. Blut, übertragen. Zur Übertragung kann es z.B. auch bei medizinischen Eingriffen oder Brennen eines Tatoos unter nicht optimalen hygienischen Bedingungen kommen. Hepatitis B kann eine schwere Leberinfektion verursachen, die sowohl zu einer sofortigen Erkrankung, als auch zu einer lebenslang andauernden Infektion führen kann mit möglicher Folge einer dauerhaften Lebervernarbung (Zirrhose) und Krebs. Schwangere Frauen mit Hepatitis B können das Virus während der Geburt auf ihr Kind übertragen. Zu Beginn der Infektion haben Sie möglicherweise keine Symptome. Das Virus kann auf Sexualpartner*innen übertragen werden. Hepatitis B kann mit antiviralen Medikamenten behandelt werden, ist aber nur selten heilbar. Eine Impfung kann eine Hepatitis-B-Infektion verhindern. - Hepatitis C (HCV)
In den meisten Fällen wird Hepatitis C durch den Kontakt mit infiziertem Blut übertragen. Seltener kann es durch analen Sexualkontakt oder von der Mutter auf das Kind während der Schwangerschaft und Geburt übertragen werden. Die meisten Infizierten sind sich ihrer Infektion nicht bewusst, weil sie keine Symptome entwickeln, aber diese chronische Infektion kann zu Leberzirrhose und Krebs führen. Hepatitis C kann behandelt werden, eine Impfung gibt es nicht.
- Hepatitis A (HAV)
- Humanes Papillomavirus (HPV)
HPV ist die häufigste Geschlechtskrankheit. Es gibt eine Vielzahl verschiedener HPV-Typen, und einige von ihnen können Genital-, Anal- und Mundwarzen sowie Gebärmutterhals-, Penis- oder Rachenkrebs verursachen. Die Symptome können auch noch Jahre nach dem Sex mit einer infizierten Person auftreten. Zwei verfügbare Impfstoffe schützen gegen die wichtigsten HPV-Typen, die Gebärmutterhals-, Penis- oder Analkrebs verursachen. - Zika - siehe Informationsblatt Zika
In den meisten Fällen wird es vor allem durch Stechmücken übertragen. Es kann aber auch sexuell übertragen werden. Eine Ansteckung mit Zika während der Schwangerschaft kann bei dem sich entwickelnden Fötus Geburtsfehler wie Mikrozephalie (kleiner Kopf mit neurologischen Ausfällen) verursachen. Die einzige Möglichkeit, eine sexuelle Übertragung des Virus während der Schwangerschaft zu verhindern, besteht darin, Vorsichtsmassnahmen (Kondome) zu treffen oder Sex (mindestens 2 Monate nach der Rückkehr) mit jemandem zu vermeiden, der kürzlich in ein Risikogebiet gereist ist, auch wenn der Reisende keine Symptome hat.
- Love Life: www.lovelife.ch
- Sexuelle Gesundheit Schweiz: www.sexuelle-gesundheit.ch
- Hepatitis Schweiz: https://hepatitis-schweiz.ch/formen/was-ist-hepatitis
- World Health Organization (WHO). Factsheets. Sexually transmitted infections (STIs). 14 June 2019: www.who.int/news-room/fact-sheets/detail/sexually-transmitted-infections-(stis)
- Centers for Disease Control and Prevention (CDC). Factsheet: Information for Teens and Young Adults: Staying Healthy and Preventing STDs (2017): www.cdc.gov/std/life-stages-populations/stdfact-teens.htm
- Centers for Disease Control and Prevention (CDC). How You Can Prevent Sexually Transmitted Diseases: www.cdc.gov/std/prevention/
- Centers for Disease Control and Prevention (CDC) Sexual Transmission and Prevention. Zika Virus: www.cdc.gov/zika/prevention/protect-yourself-during-sex.html
- Centers for Disease Control and Prevention (CDC) Zika and Pregnancy; Pregnant Women and Zika (March 2021): www.cdc.gov/pregnancy/zika/protect-yourself.html
- Il mal d'altitudine può essere pericoloso fino a essere letale e può manifestarsi in qualsiasi viaggiatore.
- Il pericolo inizia a circa 2500 m e cresce con l'aumentare dell'altitudine.
- Le persone sono diverse per quanto riguarda la loro suscettibilità al mal di montagna, che non è legata alla loro forma fisica.
- Il mal di montagna grave, con accumulo di liquidi nel cervello o nei polmoni, può rapidamente essere letale.
- Se prevedete un soggiorno in altitudine, vi consigliamo fortemente di consultare il vostro medico per ricevere raccomandazioni e istruzioni dettagliate!
- Il mal d'altitudine può essere pericoloso fino a essere letale e può manifestarsi in qualsiasi viaggiatore.
- Il pericolo inizia a circa 2500 m e cresce con l'aumentare dell'altitudine.
- Se si prevede un soggiorno in altitudine, leggere attentamente questo foglietto illustrativo!
- A seconda del tipo di viaggio e/o di malattie pregresse, si consiglia fortemente di rivolgersi a uno specialista.
- Ascensione lenta. Regole di ascensione: al di sopra dei 2500 m la quota dove ci si ferma per dormire non deve essere aumentata di più di 300-500 m al giorno e per ogni 1000 m di aumento si deve prendere un giorno di acclimatazione supplementare.
- Se si manifestano sintomi che indicano un mal di montagna (vedi sopra), l'ascesa deve essere interrotta e può essere ripresa solo quando i sintomi non sono più presenti. Se i sintomi aumentano, scendere o trasportare il paziente a quote inferiori. Se i sintomi vengono ignorati, si possono sviluppare complicazioni potenzialmente letali del mal di montagna, come l'edema cerebrale d'alta quota e/o l'edema polmonare d'alta quota.
- Se non è possibile rispettare le regole di ascesa sopra indicate a causa della situazione o del terreno, l'assunzione di acetazolamide (DIAMOX®) può ridurre il rischio di sviluppare il mal di montagna acuto. La prescrizione del farmaco richiede un'indicazione medica e informazioni sui possibili effetti collaterali!
- Mal di testa: paracetamolo (ad es. PANADOL®, DAFALGAN®). Non usare sonniferi!
- Edema cerebrale d'alta quota: scendere immediatamente. Se disponibile: somministrazione di ossigeno, terapia medica d'emergenza.
- Edema polmonare d'alta quota (respiro affannoso anche a riposo, respiro sibilante, tosse stizzosa): discesa immediata. Se disponibile: somministrazione di ossigeno, terapia medica d'emergenza.
- La malattia da virus di Marburg è una rara ma grave febbre emorragica.
- La malattia si diffonde attraverso il contatto con animali o persone infette.
- I sintomi possono essere simili a quelli di altre malattie tropicali.
- Non esiste un trattamento o un vaccino autorizzato per la malattia di Marburg.
- Si prega di dare un'occhiata alla scheda informativa qui sotto:
- La malattia da virus di Marburg è una rara ma grave febbre emorragica.
- La malattia si diffonde attraverso il contatto con animali o persone infette.
- I sintomi possono essere simili a quelli di altre malattie tropicali.
- Non esiste un trattamento o un vaccino autorizzato per la malattia di Marburg.
- È importante seguire le misure di prevenzione, vedi sotto.
Il periodo di incubazione (tempo che intercorre tra l'infezione e la comparsa dei sintomi) varia da 2 a 21 giorni (di solito da 5 a 10 giorni). L'esordio della MVD è solitamente brusco, con sintomi inizialmente aspecifici, simili a quelli dell'influenza, come febbre alta, forte mal di testa, brividi e malessere. Un rapido peggioramento si verifica entro 2-5 giorni per più della metà dei pazienti, caratterizzato da sintomi gastrointestinali come anoressia, dolori addominali, forte nausea, vomito e diarrea. Con l'avanzare della malattia, le manifestazioni cliniche possono diventare più gravi e includere insufficienza epatica, delirio, shock, sanguinamenti (emorragia), disfunzione multiorgano e morte.
In caso di sintomi
Se si pensa di aver avuto un'esposizione a rischio e si sviluppa febbre con sintomi aspecifici come brividi, mal di testa, dolori muscolari, malessere o dolori addominali:
- è necessario separarsi dagli altri (isolarsi) immediatamente e
- rivolgersi immediatamente a un medico contattando telefonicamente la hotline del Paese o rivolgendosi a un istituto tropicale o a un'unità di malattie infettive di un ospedale universitario.
- avvertire gli operatori sanitari del recente viaggio in un'area con un focolaio di Marburg.
Il rischio per i viaggiatori è molto basso se si seguono le precauzioni indicate di seguito, ma è elevato per i familiari e gli assistenti che hanno contatti con persone malate.
Precauzioni generali durante i viaggi nelle aree colpite:
- Lavarsi regolarmente e accuratamente le mani con acqua e sapone (o gel alcolico se il sapone non è disponibile).
- Evitare il contatto con persone malate che presentano sintomi quali febbre, dolori muscolari ed eruzioni cutanee.
- Evitare il contatto con sangue e altri fluidi corporei.
- Evitare di visitare le strutture sanitarie nelle aree colpite da MVD per cure mediche non urgenti o per motivi non medici.
- Evitare il contatto con cadaveri o con oggetti che sono stati a contatto con cadaveri, partecipare a rituali funebri o di sepoltura o assistere a un funerale o a una sepoltura.
- Evitare di manipolare, cucinare o mangiare carne di animali selvatici (“bush meat” : animali selvatici uccisi a scopo alimentare).
- Lavare e sbucciare frutta e verdura prima del consumo.
- Evitare di visitare miniere o grotte di pipistrelli e di entrare in contatto con gli animali selvatici, vivi o morti, in particolare con i pipistrelli.
- Se decidete di visitare miniere o grotte abitate da colonie di pipistrelli della frutta, indossate guanti e altri indumenti protettivi adeguati, tra cui maschere e protezioni per gli occhi.
- Praticare sesso sicuro.
- Ufficio federale della sanità pubblica: LINK
- Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie (ECDC): Malattia da virus Marburg
- Centro statunitense per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC): Sulla malattia di Marburg
- Organizzazione Mondiale della Sanità: Malattia da virus di Marburg
- L'mpox è una malattia virale che in genere provoca eruzione cutanea, ingrossamento dei linfonodi e febbre.
- Una variante emergente si sta diffondendo rapidamente nella R.D. Congo orientale e nei Paesi vicini, tanto da indurre l'OMS a dichiarare un'emergenza sanitaria di portata internazionale (PHEIC) nell'agosto 2024.
- Il contatto fisico stretto (sessuale o non sessuale) è la principale modalità di trasmissione.
- La malattia ha generalmente un decorso lieve. I bambini, le donne in gravidanza e le persone con un sistema immunitario debole sono i soggetti più a rischio di complicazioni.
- Assicuratevi di prendere le precauzioni generali (vedi factsheet) per prevenire la malattia.
- La vaccinazione contro l'mpox è disponibile, ma attualmente è limitata ai gruppi ad alto rischio di esposizione.
- L'Mpox è una malattia virale che in genere provoca eruzione cutanea, ingrossamento dei linfonodi e febbre.
- Una variante emergente si sta diffondendo rapidamente nella D.R. Congo orientale e nei Paesi limitrofi, tanto da indurre l'OMS a dichiarare un'emergenza sanitaria di portata internazionale (PHEIC).
- Il contatto fisico stretto (sessuale o non sessuale) è la principale modalità di trasmissione.
- La malattia di solito si risolve da sola, ma alcune persone possono sviluppare una malattia più grave e talvolta fatale. I bambini, le donne in gravidanza e le persone con un sistema immunitario debole sono i soggetti più a rischio di complicazioni.
- La vaccinazione contro l'mpox è disponibile, ma limitata ai gruppi ad alto rischio di esposizione.
Il vaiolo è stato riscontrato comunemente in Africa occidentale e centrale per molti anni, dove il presunto serbatoio - i piccoli mammiferi - è endemico. Esistono due tipi di virus del vaiolo delle scimmie, chiamati "cladi", che causano la malattia: il clade I in Africa centrale e il clade II in Africa occidentale. Dalla fine delle campagne di vaccinazione contro il vaiolo all'inizio degli anni '80, i casi di vaiolo sono aumentati, all'inizio lentamente e negli ultimi 5-10 anni in modo significativo, soprattutto nella Repubblica Democratica del Congo (RDC).
Nel 2022, una nuova sottoclade emergente del clade II è stata responsabile di un'epidemia globale che si è diffusa principalmente attraverso il contatto sessuale tra uomini che hanno rapporti sessuali con uomini. Ne è scaturita la prima emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale (PHEIC) dichiarata dall'OMS fino al 2023. Sebbene l'epidemia del clade II sia ora sotto controllo, continua a circolare in tutto il mondo.
Nel 2024, la continua diffusione dell'mpox clade I nelle regioni endemiche dell'Africa centrale, in particolare nella RDC, e l'emergere di una nuova sottoclade Ib nell'est della RDC e nei Paesi limitrofi hanno destato preoccupazione a livello globale e hanno spinto l'OMS a dichiarare una PHEIC per la seconda volta in due anni. L'attuale diffusione geografica della variante mpox clade Ib avviene per vie commerciali attraverso il contatto sessuale (ad esempio, le lavoratrici del sesso), seguita dalla trasmissione locale nelle famiglie e in altri ambienti (che sta diventando sempre più importante).
Trasmissione da animale a uomo
L'Mpox può diffondersi dall'animale all'uomo quando questi entra in contatto diretto con un animale infetto (roditori o primati).
Trasmissione da uomo a uomo
Il vaiolo si può diffondere da persona a persona attraverso uno stretto contatto fisico (sessuale e non) con una persona che presenta i sintomi del vaiolo. Le lesioni della pelle e delle mucose, i fluidi corporei e le croste sono particolarmente contagiosi. Una persona può infettarsi anche toccando o maneggiando indumenti, lenzuola, asciugamani o oggetti come utensili/piatti per mangiare che sono stati contaminati dal contatto con una persona con i sintomi. I membri della famiglia, gli assistenti familiari e i partner sessuali di un caso confermato di mpox sono a maggior rischio di infezione, così come gli operatori sanitari che trattano un caso senza un'adeguata protezione personale.
Il periodo di incubazione (tempo che intercorre tra l'infezione e la comparsa dei sintomi) varia da pochi giorni a 3 settimane. La Mpox provoca un'eruzione cutanea che può essere dolorosa, associata a linfonodi ingrossati e febbre. La febbre può iniziare già prima della fase esantematica. Altri sintomi includono dolori muscolari, mal di schiena e affaticamento. L'eruzione cutanea può essere localizzata o generalizzata, con poche o centinaia di lesioni cutanee. Colpisce principalmente il viso, il tronco, i palmi delle mani e le piante dei piedi. Può essere presente anche nelle aree genitali e sulle membrane mucose come la bocca e la gola. I sintomi durano in genere dalle 2 alle 4 settimane e la persona rimane contagiosa fino alla guarigione di tutte le lesioni (una volta cadute le cabine).
Le complicazioni includono infezioni batteriche secondarie, infezioni polmonari e cerebrali e coinvolgimento di altri organi, parto prematuro e altro. I bambini, le donne in gravidanza e le persone con un sistema immunitario debole sono più a rischio di sviluppare una forma grave di mpox.
La maggior parte delle persone affette da mpox guarisce spontaneamente e non necessita di un trattamento antivirale specifico. La gestione dell'assistenza consiste nell'alleviare il dolore e gli altri sintomi e nel prevenire le complicazioni (ad esempio, la superinfezione). Diversi trattamenti antivirali sono studiati in vari Paesi e possono essere utilizzati in studi o in situazioni cliniche secondo le raccomandazioni delle società mediche nazionali.
In caso di sintomi:
- Rivolgersi immediatamente a un medico
- Se vi è stata diagnosticata la sclerosi multipla:
- Rimanete a casa (isolati) finché l'eruzione cutanea non sarà guarita e non si sarà formato un nuovo strato di pelle. Stare lontano da altre persone e non condividere con altri gli oggetti che si sono toccati aiuta a prevenire la diffusione del vaiolo. Le persone affette da vaiolo devono pulire e disinfettare regolarmente gli spazi che utilizzano per limitare la contaminazione domestica.
- ü Lavarsi spesso le mani con acqua e sapone o con un disinfettante per mani a base di alcol contenente almeno il 60% di alcol.
- ü Non si devono avere rapporti sessuali quando si è sintomatici e quando si hanno lesioni o sintomi. Usare il preservativo per 12 settimane dopo l'infezione. Si tratta di una precauzione per ridurre il rischio di diffusione del virus al partner.
- ü Per ulteriori informazioni su cosa fare in caso di malattia, consultare il LINK del CDC.
Precauzioni generali:
- In tutto il mondo:
- evitare il contatto ravvicinato, pelle a pelle, con persone che hanno o potrebbero avere il virus dell'influenza aviaria o con persone che presentano un'eruzione cutanea (ad esempio, brufoli, vesciche, croste).
- Lavarsi spesso le mani con acqua e sapone o con un disinfettante per mani a base di alcol contenente almeno il 60% di alcol.
- Evitare di toccare oggetti personali potenzialmente contaminati come tazze, lenzuola/vestiti, asciugamani o di condividere utensili/tazze, cibo o bevande con una persona che ha o potrebbe avere il virus del vaiolo.
- Evitare i rapporti sessuali con persone malate; usare il preservativo per un massimo di 12 settimane se il partner sessuale ha avuto il virus del vaiolo.
- Seguire i consigli delle autorità locali.
- Quando si viaggia in aree endemiche/epidemiche in Africa, oltre alle precauzioni generali sopra menzionate:
- Evitare il contatto con gli animali nelle aree in cui il vaiolo si manifesta regolarmente.
- Evitare di mangiare o preparare carne di animali selvatici (bushmeat) o di utilizzare prodotti (creme, lozioni, polveri) derivati da animali selvatici.
Vaccinazione:
Esistono diversi vaccini contro il vaiolo (ad esempio Jynneos®, produzione Bavarian Nordic). Il vaccino Bavarian Nordic è stato originariamente sviluppato per combattere il vaiolo, ma offre una protezione incrociata contro il vaiolo. In Svizzera, il vaccino Jynneos® è autorizzato da Swissmedic dal 2024. I gruppi a rischio (ad esempio, gli uomini che hanno rapporti sessuali con altri uomini o le persone transgender con più partner sessuali) possono essere vaccinati dal 2022 e questa raccomandazione rimane invariata (vedi raccomandazioni dell'UFSP). Alla luce della situazione epidemiologica in Africa nel 2024, il Comitato svizzero di esperti in medicina dei viaggi raccomanda la vaccinazione contro l'mpox per i professionisti che sono/saranno in contatto con pazienti sospetti di mpox in regioni endemiche/epidemiche o che lavorano in un laboratorio in cui è presente il virus (per gli aggiornamenti, vedi news).
Il rischio per la popolazione generale e per i viaggiatori (turisti) è considerato estremamente basso se vengono seguite le precauzioni generali di cui sopra e se la vaccinazione non è raccomandata.
- Rivolgersi immediatamente a un medico.
- La varicella non è una malattia a trasmissione sessuale in senso stretto; il contatto fisico con una persona che presenta i sintomi della varicella (eruzione cutanea in qualsiasi stadio) è sufficiente per trasmettere la malattia. I preservativi non proteggono dall'infezione da mpox!
- Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP)
- Organizzazione Mondiale della Sanità: FAQ DELL'OMS
- Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie (ECDC)
- Centro statunitense per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC)
- There are other important travel related health risks such as diarrhoea, road traffic accidents, air pollution and more.
- For more information, see the section "Healthy Travelling".